Investimenti Sicuri. I migliori investimenti bancari, in titoli e azioni

dove investire nel 2017

Investimenti sicuri

Trattando un tema così delicato come quello degli investimenti sicuri vorremmo subito pensare alla quadratura del cerchio, cosa impossibile a realizzare. È anche vero però che lasciare un importante capitale, anche se non elevato, fermo su un conto corrente bancario senza la certezza di saperlo investire, lascia l’amaro in bocca.

È interessante fare una panoramica verso quelle forme di investimento che ci garantiscono un certo interesse, forse non alto, ma certamente al riparo da eventuali e sgradite sorprese per indirizzare i nostri capitali o i nostri risparmi.

Se non vogliamo tenere vincolati per lungo tempo i nostri risparmi, il primo tra gli investimenti che dà un reddito interessante sono i cosiddetti “pronti contro termine“. Basta contattare la propria banca informando il direttore che siamo disposti a usare tutto o in parte il nostro capitale fermo in conto corrente per questa forma di investimento.

Pronti contro termini. Cosa sono

I “Pronti contro termini” o PCT sono contratti in cui un venditore, generalmente una banca, è disposto a proporre a un acquirente acquisto di titoli in cambio di denaro. Quindi si mette a disposizione della banca il denaro con il quale la banca stessa cede titoli a chi è disposto ad acquistarli. Da qui nasce il tasso di interesse, di solito fisso, che la banca offre a chi “presta” il denaro. Questo è un investimento sicuro e a brevissimo termine, di solito da uno a tre mesi.

Acquisto di titoli

Pro e contro di questo tipo di investimento. Lo svantaggio è dato dal fatto che i rendimenti sono veramente bassi, a meno di non vincolare il capitale per cinque o dieci anni. Nel frattempo però bisogna sperare che l’inflazione non eroda il risultato finale. In questo caso parliamo di BTP, o Buoni del tesoro Poliennali, al 3% lordo annuo del reddito per un decennio; se l’inflazione è in salita, vi potrà essere un investimento dell’1,5% al massimo.

Se non siamo disposti ad aspettare tanto a lungo per il rientro del capitale, allora si può investire in BOT, o Buoni Ordinari del Tesoro. In questo caso parliamo di investimento annuo con tasso di interesse anticipato più basso. Sono da tenere in conto:

  • i costi di commissione, importanti e comunque variabili al tempo di acquisto perché possono differenziarsi di anno in anno;
  • le imposte sulla cedola, pari al 12,5% (riduce ancora il nostro investimento).

Ciononostante, ci si può interessare a queste forme di investimento perché ci danno la massima sicurezza del rientro dei capitali e la certezza di ritorno di interesse che sicuramente fa crescere un conto corrente bancario fermo. Questa considerazione si può fare sia che si parli di BOT sia che si parli di BTP. A meno di non pensare default di uno Stato. Il caso della Grecia rischiava di essere menzionato a tal proposito. Ciò si paventava qualche anno fa anche per l’Italia con i BOT ma non è accaduto.

Investire in azioni

Quando si parla di investire in azioni, siamo subito portati a pensare a un mercato estremamente volatile e succube dei capricci disastrosi della Borsa. Basti pensare al ribasso dei titoli in tutto il mondo alla scoperta della notizia che il Prodotto Interno Lordo della Cina nel 2017 era in rallentamento. Il dato atteso era leggermente superiore al 7%, nella realtà invece si rivelò essere del 6,6%.

Non dobbiamo pensare però che queste situazioni possano durare nel tempo. In pochi mesi l’indice borsistico dei vari Paesi del mondo non solo è risalito a cifre in linea con quelle prima del ribasso, ma è cresciuto anche a livelli superiori. Acquistare azioni di colossi del mercato come Facebook o in settori strategici come petrolio altri settori energetici, dà comunque una certa sicurezza dell’investimento.

Conto deposito

Un’altra forma di investimento è quella di avere, oltre al conto corrente bancario obbligatorio, un Conto di Deposito. Anche questo è un conto corrente, ma con funzionalità diverse. Il correntista è libero di versare e prelevare tramite il conto di appoggio (che sarà quello tradizionale). In questo caso vi sarà perdita degli interessi, che sono nettamente più alti del conto corrente tradizionale.

L’interesse sarà maggiore se vincoliamo un certo capitale per un lasso di tempo che varia da un anno a tre. Un investimento sicuro a breve e medio termine, con la certezza dell’interesse e la possibilità di attingere capitali in caso di necessità.