Piccoli investimenti redditizi: i consigli migliori

Piccoli investimenti redditizi

Oggi è fondamentale avere le idee chiare su come investire il proprio denaro in ambiti differenti da quello azionario. Gestire piccoli investimenti redditizi può rappresentare una soluzione valida al proposito, dal momento che non sempre è necessario avere a disposizione capitali consistenti per far fruttare i propri risparmi.

Piccoli investimenti: da dove partire per scegliere

Quando si progetta di effettuare piccoli investimenti redditizi è opportuno partire da una scelta ragionata dell’alternativa, esaminandone la convenienza sulla base dei rendimenti e del trattamento fiscale.

A tal proposito è possibile iniziare parlando degli investimenti in BOT, che si configurano come convenienti sia per la solidità del soggetto emettitore, sia per la possibilità di avvalersi di una tassazione pari al 12,50%, più bassa rispetto a quella dei conti deposito.

Investimenti convenienti con somme contenute: i beni rifugio

Un’altra opzione che è bene non trascurare quando si discute piccoli investimenti redditizi sono i beni rifugio, come per esempio i metalli preziosi. In questo caso vengono subito in mente gli investimenti in oro, che possono essere concretizzati solo facendo riferimento all’oro lavorato, ossia ai lingotti e alle monete a corso legale.

Una terza alternativa valida, che può essere approcciata unicamente facendo riferimento a uno specialista che fornisca l’adeguata consulenza, sono gli investimenti in oro finanziario, per esempio in fondi come gli Etc e gli Etf, che hanno lo scopo di replicare il prezzo dell’oro.

Investimenti in conti deposito: ecco perché sono sicuri

Nel novero dei piccoli investimenti redditizi è possibile includere anche gli investimenti in conti deposito, prodotti finanziari che stanno conoscendo un’importante fortuna, legata soprattutto all’incertezza del mercato finanziario.

Gli investimenti in conti deposito sono sicuri? Certamente sì, dal momento che stiamo parlando di prodotti tutelati dal Fondo Interbancario di tutela dei depositi, che garantisce la tenuta dei conti deposito con giacenze fino a 100.000€.

Investimenti in conto deposito tassazione: ecco cosa sapere

Quando si progettano piccoli investimenti redditizi, come già ricordato, è necessario considerare anche il trattamento fiscale dei prodotti a cui si ha intenzione di fare riferimento. In questo caso si mette in primo piano un contro del conto deposito, ossia l’aliquota sui rendimenti pari al 26% (prima dell’approvazione del Decreto Renzi questo valore era pari al 20%).

Tra le altre voci fiscali a carico del titolare di un conto deposito è possibile ricordare l’imposta di bollo, pari allo 0,20% sulle giacenze superiori a 5.000€. A questo punto è utile vedere nel dettaglio il funzionamento di un conto deposito, ipotizzando la scelta di vincolare 10.000€ per 36 mesi.

Prendiamo in esame il conto deposito di Banca Ifis, che dopo il suddetto periodo di vincolo prevede la possibilità di avvalersi di un guadagno pari a 476,99€. Il conto deposito in questione prevede un tasso lordo del 2,15%, il che significa un tasso effettivo dell’1,60% e un tasso a regime dello 0,56%.

Concludiamo ricordando che il prodotto non prevede alcun tipo di spesa per l’apertura della pratica e per la gestione del conto.