Conto deposito o bot: il confronto

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Conti deposito e bot: i punti in comune

Conto deposito o bot: quale scegliere e perché. Al giorno d’oggi decidere come investire i propri risparmi è molto difficile. La responsabilità è da attribuire a un contesto letteralmente stravolto dalla politica ultra-espansiva della Bce che, se da un lato fa bene all’economia, dall’altro rischia di ridurre i margini di guadagno degli investitori.

Il problema è ancora più grave per coloro che intendono produrre profitti senza per questo rinunciare alla sicurezza. Assenza di rischio e rendimento sono due elementi molto difficili da associare attualmente. Eppure, due strumenti in particolare sembrano tenere botta. Conto deposito o bot, su cosa dovrebbe ricadere la scelta?

Conto deposito o bot: cosa sono

Il BOT, acronimo di Buono Ordinario del Tesoro, è un titolo di Stato venduto all’asta, la cui durata è pari o inferiore ai dodici mesi. La particolarità è che non rilascia cedole. Il conto deposito, invece, è una specie di conto corrente che, a fronte di una riduzione dell’operatività, offre un rendimento di gran lunga superiore.

Va detto che i conti deposito sono offerti in due tipologie, libero o vincolato, in base alla porzione di operatività di cui il depositante viene privato. La prima variante offre un rendimento minore della seconda.

I due prodotti hanno una caratteristica in comune: sono molto sicuri. Il conto deposito espone a rischi molto bassi perché, in fin dei conti, è solo una versione più elaborata e redditizia dei conti correnti. I BOT sono sicuri perché, almeno in questo periodo storico, l’Italia è considerata un debitore molto affidabile (a differenza di qualche anno fa). Certamente, alcune situazioni potrebbero compromettere questa solidità.

Nel caso dei conti deposito, un prelievo forzoso (è successo a Cipro qualche anni fa e in Italia a inizio anni novanta), ma prima dovrebbe passare per i conti corrente semplici. Nel secondo caso, se il contesto finanziario dovesse peggiorare e la speculazione abbattersi sull’Italia, i BOT potrebbero diventare molto rischiosi.

Conti deposito bot: le differenze

Conto deposito o bot: le differenze però sono molte. Conti depositi o bot? Basta guardare i rendimenti. A fronte dell’interesse lordo corrisposto per i conti depositi a un anno, che sono in assoluto più diffusi, di circa un punto e mezzo o due, i BOT rendono meno, molto di meno. Si parla nella migliore delle ipotesi di qualche decimale. E allora, perché i BOT hanno così tanto mercato?

Lo hanno per una caratteristica principale, che è poi il motivo per cui la scelta tra i due prodotti è così difficile. I BOT, a differenza dei conti depositi, possono essere venduti e acquistati, proprio come fossero un asset. Nello specifico, nel MOT, che è la piattaforma ufficiale per l’Italia.