Investimenti sicuri con i Fondi Comuni di Investimento più redditizi

Investimenti finanziari a confronto

Alcune forme di Fondi comuni di investimento, sono considerati degli investimenti sicuri nonché con una alta redditività, ma cerchiamo di capire perhè.

Una delle attività più difficili al mondo è quella relativa alla gestione del denaro, specialmente se si fa riferimento a tempi come quelli in cui oggi viviamo, se si guarda alle brutte notizie che spesso provengono dalle banche o da società finanziarie.

Dunque investire soldi oggi, è decisamente più complicato rispetto a qualche anno fa: quando si parla di borsa ad esempio, vengono alla mente una lunga serie di situazioni in cui i risparmiatori hanno visto scomparire la gran parte delle proprie risorse provenienti dai risparmi, con l’effetto che molto spesso il risparmiatore si ritrova scoraggiato dal fare investimenti in borsa.

Investimenti sicuri con i Fondi Comuni

Un modo per cercare di tenere al riparo i propri risparmi senza per questo rinunciare al giusto guadagno è quello di investire in uno o più fondi comuni di investimento.

I fondi comuni di investimento sono strumenti di intermediazione finanziaria creati allo scopo di raccogliere i risparmi delle persone, generando un valore che derivi dalla gestione di asset su cui i gestori del fondo hanno deciso di investire i soldi raccolti.

La disciplina dei fondi comuni di investimento, prevede quindi che rientrino nella gestione del fondo una serie di operazioni altrimenti possibili soltanto attraverso una raccolta massiccia di denaro.

Come funzionano i Fondi comuni di investimento

In altre parole, se una società di gestione finanziaria, decide di investire con grandi capitali su un progetto o su un asset, si trova obbligata a raccogliere grosse somme di denaro: tale raccolta può essere fatta individuando un grosso risparmiatore che decide di investire tutti i suoi risparmi sul tale asset, ma si tratterebbe di un’operazione non proprio consigliabile e comunque non proprio facile da trovare, oppure può scegliere di raccogliere denaro da più risparmiatori che investono soltanto una parte del proprio denaro mettendolo a disposizione dei gestori del fondo.

I vantaggi in tal modo sono reciproci: da un lato i gestori del fondo non hanno difficoltà nel dover reperire sul mercato un’unica grande somma, dall’altra il risparmiatore può dividere l’insieme dei suoi risparmi facendo una diversificazione su più fondi di investimento e differenziano in tal modo il rischio.

Infatti un’altra caratteristica tipica dei fondi comuni di investimento è quella di promuovere diversi profili d’investimento, nel senso che può investire su asset più o meno rischiosi senza per tale motivo esporsi in maniera eccessiva nei confronti dei risparmiatori, i quali conoscono già a monte l’indice di rischio che prevede tale fondo e che hanno accettato di sottoscrivere.

Fondi comuni di investimento: quali sono considerati degli investimenti sicuri?

Tale argomento ci introduce a quella che è la scelta del fondo comune di investimento più appropriato per ogniuno di noi: se l’indice di rischio è il primo ed imprescindibile fattore che differenzia ogni investimento, esistono altri criteri che vanno giudicati con attenzione per capire la qualità del fondo.

Il primo di tali criteri di giudizio è quello relativo alla commissione d’ingresso o comunque relativa alla sottoscrizione del fondo comune d’investimento, che viene pagata dal sottoscrittore al momento del primo versamento fatto nei confronti del suo del fondo: normalmente quanto più si investe tanto meno è la quota di commissione d’ingresso richiesta al risparmiatore, inoltre negli ultimi tempi si stanno facendo largo alcuni fondi che non prevedono commissioni di ingresso e vengono comunemente definiti fondi no load.

Un altro parametro che va valutato prima di sottoscrivere un fondo è la commissione di gestione, vale a dire il costo che sostiene il sottoscrittore di un fondo per la gestione del fondo stesso: tale commissione è calcolata su base annua e normalmente viene corrisposta al chi gestisce il fondo con cadenza semestrale o in alternativa anche mensile.

Il terzo parametro che molto spesso si trova a dover valutare chi sottoscrive fondi è l’extra commissione di performance, vale a dire una commissione, molto spesso posta come opzione, che alcuni fondi comuni di investimento prevedono per avere un premio al raggiungimento di determinati obiettivi di rendimento.

Grazie alla normativa sulla trasparenza e alle leggi previste dalla Consob è molto facile reperire le schede informative di ogni fondo comune d’investimento e tali parametri.

  • I fondi ad ogni modo possono essere di diversi tipi: esistono i fondi azionari, vale a dire quelli che investono principalmente in azioni ed obbligazioni convertibili e che sono tendenzialmente più rischiosi, tuttavia a tale profilo di rischio è collegato una maggiore possibilità di guadagno.
  • Esistono poi i fondi obbligazionari, che normalmente sono collegati alle obbligazioni ordinarie ed ai titoli di Stato, ed hanno il vantaggio di essere degli investimenti sicuri, ma al tempo stesso sono oggettivamente meno performanti.
  • Infine esistono dei fondi cosiddetti fondi bilanciati che tendono appunto a bilanciare le diverse forme di investimento in modo tale da ottenere prestazioni e profilo di rischio che possono variare, e che dunque possono essere adattabili ad ogni profilo di risparmiatore.

Districarsi nella giungla dei fondi comuni di investimento non è sicuramente facile, per farlo è consigliabile affidarsi a professionisti del settore, oppure in alternativa informarsi adeguatamente su quelli che, almeno stando ai dati degli scorsi anni, hanno dato il rendimento maggiore.

Alcuni esempi:

  • Un esempio è il fondo Candriam equities L Europe innovation Classe C che ha prodotto rendimenti superiori al 24% portando nel suo portafoglio investimenti in settori chiave come la salute, i beni industriali e di beni di consumo.
  • Un ulteriore prova è dato dal European special situations fund EUR classe E2 che ha garantito rendimenti superiori al 16% in 3 anni ed investe nella finanza, in beni di consumo e nella tecnologia.
  • Ulteriori fondi che hanno fatto registrare ottime performance sono quelli che hanno previsto investimenti in paesi in forte sviluppo, tuttavia come spesso accade gli altri rendimenti sono commisurati ad un elevato profilo di rischio dell’investimento stesso.
  • Gli ultimi dati forniti dagli analisti finanziari hanno invece messo in evidenza come fondi di investimento azionari che hanno puntato sui mercati dell’Est, quali ad esempio il Giappone, hanno offerto al tempo stesso ottimi rendimenti e profili di rischio decisamente accettabili ed in linea con i migliori parametri del settore.

È dunque possibile affermare che ad oggi nonostante gli scenari mondiali non offrano soluzioni che qualcuno potrebbe definire vantaggiose in senso assoluto, offrono ancora possibilità di guadagno tutt’altro che remote, proposte ad un rischio tutto sommato accettabile.