Vivere di rendita senza dover più lavorare è un sogno di molti, realizzabile sia se disponete di grosse somme di denaro, sia se possedete un capitale inferiore. E’ necessario però tener presente tre concetti chiave, ossia:
- avere un capitale da poter investire, oppure crearselo;
- tenere conto dell’età;
- valutare quanti soldi vi servono per vivere.
Se si dispone di un capitale corposo è necessario capire se i soldi a disposizione saranno sufficienti per vivere serenamente il resto della vita, se invece si possiede una somma minore bisogna investire il denaro per farlo fruttare.
Vivere di rendita: attenzione all’inflazione
In ambo i casi è fondamentale non dimenticarsi dell’inflazione poiché, con il passare del tempo, il potere d’acquisto tenderà a diminuire, potendo quindi andare a modificare la vostra situazione economica.
Facciamo un esempio concreto: se possedete 1.000.000 di euro, quale sarà il valore reale tra 10 anni? Ipotizziamo che vi sia un tasso d’inflazione del 3% annuo.
La formula da applicare è la seguente:
V = C / (1 + I / 100) ^ N
in cui V è il valore reale, C il capitale, N gli anni e I, il tasso d’inflazione.
Quindi: V= 1.000.000 / (1 + 3/1000) ^ 10 = 744.000 €
Nonostante siano comunque molti soldi, nel giro di soli 10 anni, il capitale subirà perdite notevoli.
Vivere di Rendita: tutte le possibilità
Partiamo con l’analizzare una situazione che si verifica di rado, in quanto sono poche le persone che dispongono di una liquidità tale da poter vivere senza lavorare. Inoltre, se si pensa all’inflazione (vedi paragrafo precedente), il proprio capitale potrebbe comunque subire delle perdite considerevoli nel giro di pochi anni.
Proprio per questo, anche se si dispone di molto denaro, la scelta più sensata è investire i propri soldi, optando magari per degli investimenti sicuri.
Investire in Borsa
Conti deposito, obbligazioni, BOT, BTP dello Stato ecc. sono forme di investimento abbastanza sicure, che possono permettere di far fruttare il denaro senza subire grosse perdite.
Il limite dell’investire in borsa sta nel fatto di riuscire ad avere gli interessi maturati, necessari per vivere. Proprio per questo l’ideale è prediligere i BTP a lunga scadenza, potendo quindi prelevare ogni 6 mesi gli interessi. In alternativa si può investire in BOT o in conti deposito annuali.
I titoli di Stato a lunga scadenza, ossia i BTP, sono tuttavia i più rischiosi, soprattutto se si investe per un lungo periodo di tempo. Se i tassi salgono c’è il rischio di ottenere un rendimento minore. Al contrario, BOT e conti deposito mutano di continuo, di conseguenza è necessario valutare su cosa investire anche in base alla tassazione fissata.
Investire in immobili
Un’altra opzione valida per vivere di rendita è quella di investire nel mercato immobiliare. Richiede maggior sforzo e una minima conoscenza del mercato, tuttavia è alla portata anche di chi non possiede un ingente capitale da impiegare.
Riporre i propri soldi in un’abitazione è una scelta sensata anche perché questa si rivaluta con il passare del tempo e il suo valore non è soggetto al variare dell’inflazione.
Acquistato un immobile l’obiettivo è metterlo in affitto per ricavare così una rendita fissa. Per evitare spiacevoli inconvenienti, come mancati pagamenti, è preferibile ad esempio affittare a studenti o comprare una casa vacanze.
I vantaggi di affittare l’appartamento a degli studenti sono diversi, quali:
- guadagnare più denaro poiché affittando stanze singole, potete sfruttare al massimo lo spazio. Infatti la somma delle entrate di 4 studenti, sarà sicuramente più elevata rispetto a quella che avreste ottenuto da una famiglia singola;
- evitare situazioni spiacevoli di mancati pagamenti: i contratti di affitto agli studenti sono, solitamente, annuali. Nel caso in cui abbiate problemi di pagamento, terminato l’anno potrete non rinnovarlo.
Anche affittare una casa vacanze apporta diversi aspetti positivi:
- è possibile investire poco denaro e guadagnare molto;
- acquistando un appartamento alle Canarie (ad esempio) in cui la temperatura media di circa 22°, si può affittare la casa vacanze per almeno 6 mesi l’anno.
Vivere di Rendita con la pensione
Con il termine “vivere di rendita”, tuttavia si può anche intendere l’integrazione della pensione presente o futura per garantirsi il mantenimento del tenore di vita anche al termine dell’attività lavorativa.
Una volta conclusa la carriera lavorativa, si comincia percepire la pensione. Tuttavia, per garantirvi uno stile di vita migliore, potreste aprire un piano pensionistico post-pensione. In questo modo potreste investire i risparmi in sicure operazioni. Versando un piccolo importo di denaro ogni mese, il guadagno e la percentuale di interessi aumenterà almeno del 30% e, dopo pochi anni, potrete ritirare la somma maturata.
Vivere di rendita all’estero
Per aumentare i guadagni e vivere di rendita più facilmente un’altra possibilità è trasferirsi all’estero, in paesi come i Caraibi, Capo Verde o la Thailandia. Perché? In queste zone il costo della vita è nettamente inferiore all’Italia e, di conseguenza, potrete ridurre notevolmente le vostre spese mensili, così da avere più denaro da investire. Inoltre non a caso sono definiti “paradisi fiscali”, in quanto sono privi di tasse.
Vivere di rendita: consigli utili
- diversificare i vostri investimenti, andando a frazionare anche su base internazionale e valutaria;
- puntare su strumenti con cedole e dividendi alti, che possano creare reddito in modo regolare e garantire un flusso di entrate se non ogni mese, come uno stipendio, almeno a scadenze sicure;
- proteggetevi dall’inflazione, ossia l’aumento dei prezzi che va a ridurre il potere d’acquisto. Ciò a cui bisogna prestare maggiore attenzione è l’inflazione dello Stato in cui verrà speso il reddito;
- costruire un portafoglio con strumenti liquidi, disponibili da vendere in caso di necessità. Meglio evitare o comunque non concentrarsi solo sugli immobili che sono illiquidi poiché, quando i prezzi calano, è difficile venderli se non deprezzandoli;
- non strafare, ma puntare a una crescita moderata ma costante del capitale, che riesca a garantire cedole periodiche, proteggendovi però dall’inflazione.